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Appello a Siae in materia di Licenza DJ Online e MioBorderò

Pubblichiamo l’appello inviato a Siae da parte di A-DJ, AID, SILS, CFC e AssoDeeJay in materia di Licenza DJ Online e MioBorderò.

 

Roma lì, 27 luglio 2021

Oggetto: Richiesta urgente di adeguamento delle condizioni della Licenza Dj Online al periodo di blocco delle attività causate dall’emergenza dovuta al diffondersi del Covid-19.

Spettabile Siae,

come noto, il settore del clubbing e, nello specifico, la categoria dei DJ sono stati tra i più colpiti dagli effetti negativi della pandemia. Trascorso oltre un anno di chiusura, ad oggi, le tempistiche della riapertura regolare delle attività di intrattenimento e spettacolo con ballo sono ancora lontane così come la possibilità di programmare la ripresa regolare dell’attività lavorativa. Nell’ultimo decreto in materia (D.l. 23 luglio 2021, n. 105), infatti, all’articolo 4, comma 1, lettera c, si ribasice che “restano  sospesi  gli  spettacoli aperti al pubblico quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, nonché le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati”.

E’ fondamentale, dunque, che la Siae si adoperi nel trovare una soluzione condivisa per tamponare il periodo di blocco dell’attività a causa dell’emergenza Covid, fino almeno alla fine del 2021.

Ci si riferisce, in particolare, all’obbligo gravante sui DJ di richiedere la licenza DJ Online, cosiddetta licenza copia-lavoro, e di corrispondere i relativi compensi in un periodo in cui di fatto le condizioni di esercizio dell’attività hanno subito importanti blocchi e sospensioni.

A tal proposito, si evidenzia come l’accordo di servizio tra SIAE e SCF prevedeva per il primo anno di transizione la possibilità per il DJ di ottenere degli sconti di frazionamento corrispondenti ai ratei mensili. Ad esempio, chi richiedeva la licenza a gennaio, pagava il prezzo per intero, chi la richiedeva ad aprile, il prezzo ricalcolato in relazione agli 8 mesi rimanenti, e chi a novembre il prezzo relativo a 2 mesi. Questa possibilità pare ora sia venuta meno, poiché ad oggi SIAE ed SCF richiedono l’intera somma annuale. Ciò nonostante i primi sei mesi del 2021 siano stati caratterizzati dall’impossibilità di svolgere l’attività e ad oggi appare esclusa la possibilità di una ripartenza nel breve periodo per il clubbing.

In tal senso, sembra del tutto irragionevole richiedere il pagamento dell’intero importo annuale considerato che nella fase estiva sarà forse possibile qualche sporadico evento, di cui attualmente non si ha la certezza e, per di più, in un periodo che giunge dopo oltre un anno di blocco delle attività, con conseguente grave difficoltà economica dell’intero comparto.

Proponiamo quindi, per chi ha già pagato il compenso della licenza per l’intero 2021, la possibilità di ricevere una nota di accredito per le mensilità non usufruite, in modo da bilanciare gli interessi in un’ottica di equità e ragionevole considerazione della straordinarietà del periodo storico.

Inoltre, esistono DJ che, a causa della pandemia in atto, non hanno ancora rinnovato la licenza ma potrebbero avere nei prossimi mesi l’opportunità di esibirsi sporadicamente, anche se non ancora in modo programmato e continuativo. In tali ipotesi sarebbe prospettabile la possibilità di pagare la licenza mensilmente, finchè non si torni ad un regime regolare delle attività.

Infine, si richiede la ricostituzione del tavolo di lavoro del Comitato Paritetico affinché le associazioni rappresentative della categoria siano effettivamente coinvolte nel percorso di adeguamento degli strumenti esistenti al contesto attuale. E’ evidente, infatti, che la licenza, essendo stata concepita oltre dieci anni fa, sconti il passare del tempo e necessiti di una revisione in relazione sia all’evolversi della tecnologia, sia al mutamento del contesto giuridico.

Il tavolo di lavoro sarebbe anche il luogo all’interno del quale analizzare e migliorare “MioBorderò” per la categoria dei DJ. Il sistema, infatti, come già segnalato a Siae in una precedente comunicazione del 27 marzo 2020, non consente ai DJ, che intendono svolgere la propria attività nella legalità, di adempiere correttamente alle proprie obbligazioni soprattutto nel caso in cui siano resident di un locale che ospita DJ stranieri.

Confidiamo, dunque, che la Siae voglia coinvolgere le associazioni di categoria con l’intento di bilanciare al meglio gli interessi in gioco e dare vita a soluzioni condivise e concertate per regolamentare nel migliore dei modi gli adempimenti relativi alla corretta autorizzazione e corresponsione del diritto d’autore.

Distinti saluti.

 

A-DJ

(Deborah De Angelis)

AID

(Valentino Naso)

SILS

(Filippo Regis)

CFC

(Maurizio Vitale)

AssoDeeJay

(Mario Di Gioia)

 

Immagine:
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